Io sarò con Te

Domenica dopo Pentecoste, festa della Santissima Trinità. Mistero. Ma allora che cosa festeggiamo? Che senso ha celebrare ciò che non possiamo comprendere? In fondo, è proprio l’inar­rivabile che dobbiamo celebrare: proprio quella realtà che ci supera, e a cui non vogliamo e non dobbiamo rinunciare, proprio quello dobbiamo celebrare, affinché la nostra vita non si appiattisca solo sulla realtà che conosciamo. C’è molto di più, e lo avvertiamo bene, benché non sappiamo raggiungerlo. Ebbene, la Liturgia ci permette di fare questo, di superare i limiti umani e di sfiorare il divino.

E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura

Rimanere schiacciati sul piano umano, questo inevitabilmente suscita la paura, perché si percepisce un’incognita incontrollabile. Non siamo e non ci illudiamo di essere davvero padroni del mondo e della storia, non siamo neanche padroni di noi stessi. Se ci leggiamo in fondo al cuore dobbiamo ammettere di essere schiavi di tante condizioni che ci contornano, perché non le controlliamo. È Gesù che può darci la garanzia di aver ricevuto lo Spirito che libera dalle schiavitù. Non perché ci lascia indipendenti, il che in ultima analisi significa soli, ma perché ci rende figli dell’unico Padre e perciò tutti fratelli, uniti negli stessi valori di bene.

«Molte cose ho ancora da dirvi»

Gesù ci ha comunicato TUTTO. San Giovanni della Croce dice che in Gesù Dio è divenuto come muto, non avendo più nulla da dire. Tutto è racchiuso in Gesù, ma come una miniera inesauribile in cui c’è sempre da scavare e trovare. Serve la vita intera per approfondire e vivere la Verità che lui ci trasmette, e che dà la vita. Ma se dovessimo sintetizzare in poche parole il messaggio inesauribile della Rivelazione divina, Dio viene a dirci che resta con noi, che ci ama e sempre e comunque continuerà ad amarci, senza mai il rischio che resti disgustato o annoiato dalla nostra condotta. Mai. Questo è il mistero trinitario: amore inesauribile ed eterno.

Dio Padre, Gesù amato, Spirito Santo amore, Signore Dio dona te stesso a questi cuori erranti ed assetati. Null’altro ci appaga, nulla di meno di Te stesso, Signore Dio che sei dono totale ed infinito, donaci di essere con Te, in Te, per Te . Amen