1 – Preghiera dell’educatore e spiegazione del titolo.

Parliamo dell’Oratorio S. Rita di Milano.

Tutto da scoprire

Due parole sull’ORATORIO che rendano consapevoli che tutti siamo importanti e unici per il nostro oratorio e la nostra comunità, FAMIGLIE, BAMBINI, RAGAZZI, GIOVANI, ADULTI, NONNI …TUTTI.

La prima parola sull’Oratorio è DONO.

Quello che abbiamo (cioè la realtà del nostro oratorio) va riconosciuto come dono; è importante avere per noi un luogo dove poter vivere uno stile preciso! L’oratorio fa talmente parte della nostra realtà che ci permettiamo, a volte, di ritenerlo come qualcosa di scontato, di già posseduto. L’attenzione che dobbiamo avere è quella non solo di avere un luogo dove stare, ma di favorire e cercare di costruire delle belle relazioni. Non sempre è facile, ma ne vale la pena. Dobbiamo permettere che la ricchezza dell’oratorio possa essere vissuta da chi lo frequenta e sia un segno grande per coloro che lo accostano anche in modo non costante.

La seconda parola che suggerisco è IMPEGNO.

Sappiamo bene che le cose non si fanno da sole, che la pigrizia e la superficialità non sono buone amiche del lavoro e della condivisione. Tutti noi siamo chiamati a impegnarci in prima persona per promuovere lo stile dell’essere “compagni di viaggio”. Cosa possiamo fare per il nostro oratorio, per la nostra parrocchia e per la nostra vita? Senza impegno non possiamo giungere a niente di vero e di buono. Non basta fare qualcosa, occorre anche comprendere come e perché fare. Dobbiamo imparare a mettere i nostri talenti a disposizione degli altri e del luogo che frequentiamo, perché quello che stiamo costruendo possa servire a noi oggi e a chi verrà dopo di noi (di questo ne siamo proprio responsabili, tutti!).

Questo è il tempo di impegno. Camminiamo insieme e quello che faremo sarà senza dubbio un dono per noi e per gli altri, e un impegno per rendere visibile il nostro cammino di cristiani. Perché, scontato (o forse no), al centro del cammino ci deve essere la fede

Una raccomandazione: è importante fare la tessera dell’oratorio come segno di appartenenza, per poter frequentare un luogo privato di aggregazione ed educazione dei ragazzi e dei giovani, e anche per una questione assicurativa.

2 – Video con il canto “Via così”.

Anno Pastorale 2018-2019: Via così, camminiamo insieme.

Riparte un nuovo anno pastorale. Riprende, si fa per dire, il nostro cammino di fede, dopo la pausa estiva.

Il cammino dentro la comunità cristiana, per la comunità e con la comunità, parte da un fondamento: si cresce (nelle vita e nella fede) nella misura in cui si è disposti a camminare INSIEME, COLLABORARE insieme, SERVIRE insieme la comunità cristiana.

INSIEME. Li mandò a due a due. L’icona biblica dice tutto: il Vangelo (la fede) lo si può dire solo insieme, è l’annuncio di una comunione offerta da Dio agli uomini che chiede di essere rappresentata dall’amore che avremo gli uni per gli altri, dallo stile in cui cammineremo insieme. Insieme si celebra l’Eucaristia, insieme si ascolta la Parola di Dio, insieme si educa.

COLLABORARE. E’ fare bene la propria parte. E’ un bel modo di dire: significa che la propria è solo una parte, non il tutto. Per trovare senso e valore, compiutezza e pienezza, ha bisogno della parte dell’altro. E’ superare i propri limiti e confini grazie alla presenza dell’altro che mi sta vicino.

SERVIRE. La comunità è il luogo nel quale “crescere servendo” e “servire crescendo”. Se dovessimo dare una definizione di cristiano con occhi di fede e con cuore educante, dovremmo dire che il cristiano è un servo, una persona che si coinvolge completamente per il bene degli altri (e quindi della comunità).

Tre parole semplici e allo stesso tempo impegnative, che stanno all’inizio di ogni cammino.

3 – Le presenze nel nostro oratorio S. Rita.

Nel nostro oratorio tante sono le realtà presenti: dal catechismo dei ragazzi che si preparano alla Prima Comunione e alla Cresima, alla Cooperativa, al Calcio, al Volley e ad altri gruppi come il Karate e lo Judo, o anche i gruppi degli alcolisti anonimi e altri gruppi che si riuniscono dopo le 9 di sera: tutti speriamo di camminare insieme dentro lo stile dell’oratorio, tenendo conto che è sempre necessario il confronto reciproco per correggere il tiro quando fosse necessario.

4 – Gli incontri nel nostro oratorio S. Rita.

Speriamo di poter portare avanti, almeno come base, questi incontri:

  • Dopo Cresima – Medie – Preadolescenti (i venerdì tra incontri e servizio)

  • Gruppo adolescenti (delle superiori): incontri di programmazione
  • Gruppo giovani -superiori e universitari- (martedì alle ore 21)
  • Con un gruppo di volontari adulti e, per chi volesse tra adolescenti e giovani, animazione dei sabati pomeriggio nei tempi forti (Avvento e Quaresima) Si faranno dei laboratori preparando il Natale e la Pasqua.

4 – Come oratorio S. Rita vorremmo rimanere legati alle iniziative della Diocesi e a quelle della FOM (Federazione Oratori Milanesi); ad esempio nell’immediato:

  • La Redditio Symboli il 6 ottobre per tutti (Adolescenti e giovani);
  • Full immersion educatori il 13 ottobre(giovani e adulti)
  • Sacro Monte di Varese Domenica 28 ottobre (Preadolescenti-Medie).

5 – Le giornate principali e i ritiri 2018/2019

            7 ottobre – Festa di apertura: riunione organizzativa venerdì 28 set. ore 18,00;

Ritiro per preadolescenti, adolescenti e giovani dal 2 al 6 gennaio 2019;

Sfilata di Carnevale domenica 3 marzo 2019;

Via Crucis nel Venerdì Santo 19 aprile 2019 ore 20,30

Festa di Santa Rita dal 18 al 22 maggio 2019;

Chiusura del mese di maggio – 31 maggio ore 20,30;

Festa inizio Oratorio estivo 2019, domenica 9 giugno

Festa di chiusura Oratorio Feriale Estivo 2019, venerdì 12 luglio

Fine luglio: Incontro Nazionale Agostiniano Adolescenti.

APPENDICE

 – Dalla lettera dell’arcivescovo Delpini “Cresce lungo il cammino il suo vigore”:

Propongo che l’anno pastorale 2018/2019 sia vissuto come occasione propizia perché le comunità e ciascuno dei credenti della nostra Chiesa trovino modo di dedicarsi agli “esercizi spirituali” del pellegrinaggio. Gli esercizi che raccomando sono l’ascolto della Parola di Dio, la partecipazione alla celebrazione eucaristica, la preghiera personale e comunitaria. Si direbbe “le pratiche di sempre” o anche peggio: “le solite cose”. Ma noi non abbiamo altro. Noi credenti, discepoli del Signore, non abbiamo altre risorse, non abbiamo iniziative fantasiose, proposte che stupiscono per originalità o clamore, non andiamo in cerca di esperienze esotiche. Non abbiamo altro che il mistero di Cristo e le vie che Cristo ha indicato per accedere alla sua Pasqua e così essere “ricolmi di tutta la pienezza di Dio” (Ef 3,19). Non abbiamo altro, ma quello che abbiamo basta per la nostra salvezza e la nostra speranza, basta per il nostro pellegrinaggio e per entrare nella vita eterna.

 – Tema dell’anno oratoriano:

La proposta “Via così” è un moto di entusiasmo che ci sprona a proseguire diritto nel cammino, sapendo che il Signore è vicino, ci accompagna, non ci abbandona mai ed è contento di noi. L’icona evangelica è quella di Luca 10,1-11.16-20 dove Gesù invia a due a due i settantadue discepoli. Diciamo ai ragazzi che c’è una VIA da percorrere, non da soli, ma in una comunità di cui fanno parte. Durante il cammino occorrerà fare delle verifiche, ma noi sappiamo dove tornare: torneremo in modo ordinato dal nostro Maestro. Lo facciamo ogni domenica, ad esempio. Siamo così “originali” che la domenica andiamo a Messa! Sappiamo metterci in ascolto della sua Parola, lo facciamo insieme, sapendo di doverci “tornare” personalmente.