Voi non credeteci!

Proprio così! Gesù, nel primo Vangelo di questo nuovo anno (che liturgicamente comincia oggi) ci mette in guardia contro ogni creduloneria. Ci avete fatto caso? Più la società si sente razionale e scientista, scevra da pie illusioni religiose e illuminata dall’asettica ragione voltairiana, più va appresso a miti e leggende del tutto pagane ed esoteriche, che in Internet trovano il loro nuovo habitat. Non si crede alle istituzioni e agli educatori tradizionali, ci si documenta con il “fai da te” e ci si sente critici perché si beve la prima cosa che non ti aveva già detto nessuno.

Le potenze nei cieli saranno sconvolte

Queste tematiche dal sentore apocalittico connoteranno la prima parte dell’avven­to ambrosiano. Non vanno prese alla lettera, come tutto il Vangelo va interpretato, perché siamo esseri sim-bolici e non dia-bolici. Gesù ci vuole rassicurare e rafforzare. Non illudendoci che niente turberà la nostra quotidianità, ma assicurandoci che nessun turbamento potrà toglierci la pace. Se anche il (tuo) sole si oscurerà, la tua luce interiore brillerà per la fede riposta nella Verità e non nelle favole.

Come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita

La fede dona la tranquillizzante certezza della vita eterna, della risurrezione dopo ogni morte (e ogni mortificazione). La risurrezione del Perdono, della Speranza, della gioia senza fine. La fede dona il senso e il gusto della vita.

Non preoccupatevi: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo

Più impariamo questa docilità, questo assenso alla voce dello Spirito, più scopriamo la vera libertà, che è vittoria su ogni paura. I giornali non potranno mai farlo; gli amici solo parzialmente; cultura e ragione non vedranno oltre l’ignoto, ma chi vive di fede ritrova cultura e ragione, amore e amicizia, rinnova il mondo.

Gesù Salvatore, tu mi doni questo anno liturgico come una nuova occasione;
ogni domenica, ogni messa è un nuovo incontro con Te che mi fai ritrovare
il fulcro, il cuore, il senso di tutte le cose. Corro e mi stanco, riparto senza sosta
ma solo quando mi ricordo di Te, riconosco chi sono. Il tuo Amore. Amen, Gesù.