PROFILO STORICO DI NICOLA DA TOLENTINO
Una città un santo

Attorno al 1275 fu destinato stabilmente al convento dei Frati Eremitani di S. Agostino in Tolentino, che si veniva strutturando proprio allora, un giovane frate, da poco sacerdote, con su le spalle già la fama di un grande uomo di Dio, di grande pietà, di aspre penitenze, di intensa preghiera, di grande disponibilità nel servizio delle anime, persino favorito dal dono di introspezione delle anime, di manifestazioni mistiche e anche di prodigiosi miracoli.

 

San Nicola da Tolentino

Si chiamava Nicola, aveva sui trenta anni, era nato a Sant’Angelo in Pontano nel 1245, e resterà a Tolentino fino alla morte, avvenuta nel 1305.

Il Convento di Tolentino, e anche lo stesso Ordine Agostiniano, stavano consolidando le ossa proprio allora, e indubbiamente la figura di questo santo, pur così nascosto ed umile, ha costituito un punto fermo nella crescita dell’uno e dell’altro. Dopo la sua morte il complesso non verrà più dedicato a S. Agostino, ma a S. Nicola e diventerà punto di riferimento della grande devozione che si diffonde ben presto in tutto il mondo.

Il processo di canonizzazione si celebrerà a pochi anni dalla sua morte (1325) e il suo sepolcro verrà ornato con una serie di dipinti che danno testimonianza della sua vita e del culto verso di lui, culto che era collegato anche al legame con l’aldilà e alla speranza della vita futura, dato che egli era, fra l’altro, il patrono delle anime del Purgatorio.

In un tentativo di trafugamento delle braccia, perpetrato in epoca imprecisata, avvenne qualcosa che stimolò ancora di più il culto sempre così legato a fatti sensazionali: gli furono amputate le braccia, ma queste presero a versare tanto sangue fluido e fresco, che il tentativo fallì e quelle braccia divennero a loro volta oggetto di culto, dato anche il fatto che allora il corpo fu celato e sepolto sotto terra.

La devozione di S. Nicola nel mondo è stata sempre legata al segno dei panini benedetti che egli aveva mangiato dietro suggerimento della Madonna e ne aveva sperimentato l’efficacia guarendo repentinamente da una malattia mortale.

Egli è il patrono delle anime del Purgatorio, della Chiesa universale nei problemi riguardanti l’ecumenismo; e inoltre è efficacemente invocato dalle puerpere, sulle difficoltà dell’infanzia e dello sviluppo e in genere in ogni difficoltà. L’abbondanza di grazie e di miracoli stanno a indicare che la sua intercessione non lascia indietro nessuno.

Domenica 10 settembre nella festa di S. Nicola da Tolentino, sacerdote agostiniano, ad ogni Messa verranno benedetti i “panini di S. Nicola” e i fedeli potranno prenderli per se o per i malati…⁠⁠⁠⁠