Di Paolo Masciocchi – Fonte Rivista del Santuario n. 3 2022

Un tempo le chiamavano isole felici, luoghi riparati dal mondo dove i percorsi di aggregazione e crescita era- no la buonafatica di persone più abili di altre, per una gioia comune. Poi il coinvolgimento sociale e istituzionale, lo sviluppo dei metodi educativi, la percezione del valore della persona hanno aperto orizzonti più ampi dentro e verso il mondo.

La Cooperativa Sociale Santa Rita Onlus, che compie 30 anni (1992 – 2022), è l’esempio vivente di un percorso dello sviluppo umano integrale che oggi esprime i progetti di 32 giovani uomini e donne con alcune fragilità, insieme a 16 dipendenti professionali referenziati.

A dirigere le attività, la responsabile Maria Grazia Costantini dotata di sensibilità e autorevolezza, affiancata da volontari, alcuni dei quali ormai presenze storiche, e con il sostegno dell’attuale Presidente agostiniano Padre Giuliani e del vicepresidente Luigi Calvi.Nella sede, struttura interna agli spazi dell’oratorio parrocchiale nata prevalentemente per questi scopi, si respira un’aria dioperatività consapevole. Tutti sono in fermento, organizzati nelle attività formative e pratiche che si svolgono nelle aule dedicate, secondo i distinti percorsi di Centro Socio-Educativo (CSE) e di Servizio Formazione all’Autonomia (SFA), entrambi accreditati con i comuni di Milano e di Buccinasco.

L’obbiettivo è la costruzione e il mante- nimento delle abilità cognitive e sociali, nella sapiente interazione supportata da- gli educatori. È un compito che richiede di individuare e assecondare le migliori affinità, i desideri, i tempi e gli sforzi di ciascuno. Con l’impiego di una quota va- lorialeaggiunta, la Cooperativa Sociale Santa Rita ha guadagnato la misura della concordia per renderericonoscibili i passi compiuti dai propri appartenenti. Fin dalla prima accoglienza, è stabilita con molta attenzione la conoscenza delle specificità, la percezione della responsabilità delle proprie azioni, la chiarezza delle informazioni, la relazione nella giusta distanza e vicinanza con le famiglie. Questo modo di intendersi garantisce la diminuzione delle tensioni, l’affiatamento, l’onesta correzione, anche nei casi dove qualche forma di disagio cognitivo sia più accentuata. I molti impegni assunti permettono l’esplorazione della vita, e peraltro la Cooperativa dispone di spazi (piccoli appartamenti) dedicati al miglioramento delle pratiche domestiche quotidiane. Da molti anni, grazie a una azienda dell’hin- terland milanese, i giovani fruitori dei servizi possono svolgere l’attività di ergoterapia, che consiste nell’assemblamento di giocattoli in plastica, e per la quale è prevista una paghetta simbolica.

Nel tempo sono aumentate le attività inclusive e socializzanti. Il bar dell’orato- rio è gestito dalla Cooperativa in alcuni momenti della settimana, un orto è a disposizione per coltivazioni e studio dei processi naturali, e da qualche anno è stata organizzata un’attività di recupero alimentare presso il mercato del lunedì mattina di Via Ettore Ponti, dove ciò che andrebbe sprecato è messo a disposizione dei bisognosi grazie ai giovani adulti della Cooperativa. Quest’ultima iniziativa è particolarmente complessa e meritoria, perché la catena di recupero, conservazione e distribuzione richiede tempi brevi. In tal senso è stata costruita una collaborazione con Comunità Nuova al Villaggio Barona e soprattutto si è creata sinergia e riconoscimento con gli operatori del mercato, divenuti più generosi e attenti grazie all’impegno e alla costanza dimostrata. Accanto alle attività didattiche sono diversi i laboratori presenti, che consentono, tra l’altro, l’apprendimento degli strumenti informatici, le attività di cucina, attività educative socializzanti, per il benessere psicofisico e per il mantenimento delle abilità residue e delle autonomie.

Lo stile, che si intende condividere nella Onlus, consiste nella cura dell’altro inte- sa non solo come assistenza, ma soprat- tutto come costruzione e emancipazione della persona nella sua totalità. Così, tutto quanto è stato reso possibile in questi 30 anni di condivisione, è a disposizione della comunità, chiamata a conoscere e a partecipare in molti modi.

Come sostenere la Cooperativa Sociale Santa Rita Onlus: Per coloro che avessero disponibilità, la Cooperativa necessita di volontari, diminuiti considerevolmente in conseguenza dellapandemia. È da precisare che l’attenzione scrupolosa per l’organizzazione e l’igiene adoperata hanno consentito anche nelle fasi più difficili il proseguo delle attività. Il ritorno alla presenza collaborante è fondamentale per la conservazione e il miglioramento delle abilità delle persone con fragilità. E’ da segnalare che periodicamente sono presenti mercatini negli spazi parrocchiali, organizzati dalla Onlus. È gradita la presenza nel bar dell’oratorio dal lunedì al giovedì (9 – 12).

Per chi volesse contribuire con il 5 x 1000 nella denuncia dei redditi, il Codice fisca- le dellaCooperativa Santa Rita Onlus è il seguente: 10615170155