Per parlare di catechismo occorre
ascoltare le/i nostre/i catechiste/
i e provare ad essere con loro
e con i bambini durante la lezione.
Ci proviamo con qualche domanda
a Sonia e Rosy, due catechiste
della nostra parrocchia:

Perché hai deciso di fare la
catechista?
R: non ho scelto, mi hanno chiesto
di partecipare e io ho detto si.
Ho visto il disegno del Signore;
S: avevo perso un po’ la semplicità
del rapporto con Gesù. Ho
voluto ricominciare da capo proprio
come i bambini;

Che cosa vuol dire fare catechismo
per te?
R: far conoscere la vita di Gesù e
il suo grande amore per noi uomini.
Prendere esempio da Lui;
S: Condividere e trasmettere la
mia esperienza di fede, quello
che si vive nella vita quotidiana.
Cammino che non finisce mai;

Credi serva ad un bambino
fare catechismo?
R: Sì, nonostante ti sembrino
svogliati ed indifferenti quando si
accostano per la prima volta ai
Sacramenti si emozionano, timorosi
e spavaldi nello stesso tempo
nell’incontro;
S: Sì, ormai in famiglia si parla
poco di Gesù. Con il catechismo
tutti i bambini possono conoscerlo;

Fare catechismo serve di più a
chi lo fa o a chi lo riceve?
R: arricchisce sia la catechista
che i bambini;
S: fare catechismo è una condivisione.
Nel mio caso posso dire
che sono i bambini ad aver dato
di più a me che io a loro;

Vengono fatte anche domande
imbarazzanti?
R: certo che si, un sacco! Tipo
ma ti pagano? I sacerdoti hanno
mai avuto una fidanzata? Perché
Gesù lascia che ci sia la guerra?
S: oggi i bambini sono sicuramente
molto più vivaci di ieri. Ma
sono capaci di farti anche domande
profonde che ti costringono
a farti pensare.

Qui chiudiamo il nostro viaggio
con le catechiste ed i bambini.
Con l’impressione che questa
esperienza dia tantissimo a tutti
e due e la voglia di dire…perché
non ci provo anch’io? Certo, ci
vuole tempo, pazienza, preparazione
ma Qualcuno che ti dà una
mano c’è e poi ci sono loro…i
monelli del catechismo.