«Che vuoi da me?»
Domenica delle Nozze di Cana. Benedizione divina della Famiglia. Primo miracolo di Gesù che così si svela Messia e intraprende senza uscite la via della croce. Forse per questo Gesù sembra riluttante a compiere il miracolo! Anzi, sembra sgarbato e irrispettoso verso la madre. Ma quelle parole potremmo sentirle rivolte a ciascuno di noi. È a te che Gesù chiede: «Che vuoi da me?» e la domanda ne cela una più seria: “Chi posso essere io per te?”. Non si può negare che ognuno di noi è anche ciò che gli altri vogliono o gli consentono di essere. O tu scegli gli amici giusti, che vogliono il meglio di te, oppure gli altri sceglieranno di te il meglio per loro.
Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti
La vita onesta, che cerca la verità, è una «dura lotta» – dice San Paolo – da sostenersi per amore degli amici, perché i cuori vengano consolati. Dura lotta devono combattere ogni giorno i genitori perché nei figli si radichi il bene, dura lotta le famiglie per non scegliere le facili vie egoistiche; dura lotta sostiene il cristiano per alimentare la speranza e la gioia in un mondo di maschere.
Saldi nella fede, sovrabbondando nel rendimento di grazie
In fondo, però, non è una lotta spaventosamente insicura, anzi è ben certa: partecipiamo alla pienezza di Cristo. Ecco che il punto fondamentale è la sua domanda: «che vuoi da me?» Cosa mi permetti di fare per te? Quanta fiducia merita Gesù? È un altro da promesse elettorali o è il Salvatore?
E si dirà in quel giorno: “Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Gesù mio salvatore, Gesù vero uomo e unico Dio, Gesù sofferente e onnipotente,
ascolta la mia preghiera, ma prima insegnami a pregarti. Ispirami tu i pensieri, instillami tu la forza e la speranza nelle vicende del mio mondo,
soprattutto, Gesù, mostrati agli occhi del mio cuore come quel che sei davvero,
voglio riuscire a fidarmi completamente di te, aiutami a credere e sperare. Amen