Non c’è in tutto il Vangelo un episodio più commovente di questo che racconta Luca e che la liturgia ci ripropone in questa domenica.

Due condannati a morte con l’atroce supplizio della croce.

Uno è colpevole (il buon ladrone), l’altro è innocente (Gesù).

Il colpevole riconosce non solo l’innocenza di Gesù ma soprattutto il suo potere di redimere, di salvare chi è ormai perduto per sempre.

Gesù non esita un istante e abbraccia il bisogno di quell’uomo

di essere redento, salvato: “oggi sarai con me…”.

La regalità di Gesù è tutta lì, in quel gesto amorevole

di cui nessun potere umano sarà mai capace.

Signore Gesù, ricordati di noi non solo quando verrà il momento della nostra morte ma ogni volta che il nostro male ci farà sentire di essere perduti per sempre