I Volontari:
Gli eroi nascosti di Maggio

 

Il mese di maggio ha salutato il presente e dalla cronaca è passato alla storia. Migliaia di pellegrini, visitando il nostro santuario, non si sono accorti (forse) che l’accoglienza ricevuta era impalcata su decine di persone: i volontari.

Costoro, senza compenso e per puro di servizio, per un mese (almeno) han implementato l’ottava opera di misericordia, insieme corporale e spirituale: assistere i devoti di santa Rita.

Dalla confezione delle rose alla pesca di beneficienza, alla vendita degli oggetti sacri, i volontari erano là dove la necessità imponeva.

Ed eccoli anche alla benedizione delle auto e dei motocicli (ai conduttori di quest’ultimi imporrei una clausola, suggerita dalla Provvidenza. L’acqua benedetta preserva dagl’incidenti se la prudenza vien ancora considerata una virtù. Per cogliere il senso di tale precisazione, provate a percorrere il budello della circonvallazione esterna riservata alle due ruote con motore – oltre ai taxi, ai bus e ai mezzi di soccorso: scooter, moto e motorette sfrecciano a cento all’ ora: e spesso, toh, ci scappa l’incidente), assistenti del sacerdote o del diacono, ad offrite il fiore mariano e ritiano per eccellenza, senza omettere mai un saluto e un sorriso.

I volontari erano presenti pure sul piazzale antistante la chiesa, a disciplinar il flusso dei fedeli, tal volta caotico; e all’ interno del santuario, durante le celebrazioni, facevano sì che il transito davanti all’ altare fosse impedito. Al fine di permettere una partecipazione all’ Eucaristia concentrata.

I volontari: persone disponibili ai compiti più umili ma indispensabili. Come il seme, assente il quale la pianta del servizio non può né crescere né prosperare.

Ai volontari i padri agostiniani vorrebbero dedicare un altare ; e gradirebbero presentarli uno per uno, per un applauso prolungato ed intenso. Ma loro preferiscono le quarte linee, gratificati dal bene compiuto e dall’anonimato suggerito dal Vangelo.

Ai volontari – eroi nascosti del mese di maggio – una ricompensa certamente andrà: quella del Padre celeste. Il quale non dimentica neppure un bicchiere d’acqua fresca offerto in Suo nome.

Gaetano