La parola di Agostino

Dal Discorso 115

Dio conosce, è vero gli esseri sublimi da lontano, ma non li perdona. Ascolta ancora l’umiltà del pubblicano.

Non basta che stesse a distanza: non osava neppure alzare lo sguardo al cielo.

 Per poter essere guardato da Dio, non osava alzare lo sguardo. Non osava volgere lo sguardo in alto: l’opprimeva il rimorso, lo sollevava la speranza. Ascolta ancora: Si batteva il petto. 

Esigeva il castigo nei propri confronti; per questo il Signore lo perdonava perché confessava. Si batteva il petto dicendo: O Dio, sii benigno con me peccatore.

Ecco chi prega!