Per i 50 anni dell’Augustinianum il Papa incontra gli Agostiniani
Sabato 16 febbraio Papa Francesco ha incontrato i docenti e gli studenti dell’Istituto Patristico Augustinianum di Roma in occasione del 50mo anniversario di fondazione. Queste alcune delle sue parole:
Mi rallegro di avere questa opportunità di condividere la ricorrenza giubilare insieme con voi. Questo significa anzitutto rendere grazie a Dio per tutto ciò che l’Augustinianum è stato e ha compiuto durante mezzo secolo. Ma la circostanza presente ci invita a risalire con memoria grata fino alle origini – ricordate poco fa dal Padre Priore –, quando, nell’ambito della plurisecolare tradizione dell’Ordine Agostiniano, nacque a Roma lo Studium dedicato alle scienze sacre, in particolare ai Padri della Chiesa, a Sant’Agostino e alla sua eredità.
Come depositario della grande “scuola” agostiniana, improntata alla ricerca della saggezza, l’Augustinianum è stato fondato per contribuire a preservare e trasmettere la ricchezza della tradizione cattolica, soprattutto la tradizione dei Padri. Questo apporto è essenziale per la Chiesa. Lo è sempre, ma specialmente nella nostra epoca, come affermò San Paolo VI nel discorso di inaugurazione dell’Istituto: «Il ritorno ai Padri della Chiesa – egli disse – fa parte di quella risalita alle origini cristiane, senza la quale non sarebbe possibile attuare il rinnovamento biblico, la riforma liturgica e la nuova ricerca teologica auspicata dal Concilio Ecumenico Vaticano II» (4 maggio 1970). E San Giovanni Paolo II, visitando l’Istituto nel 1982, confermò questa consegna dicendo, tra l’altro, che «mettersi alla scuola dei Padri vuol dire imparare a conoscere meglio Cristo e a conoscere meglio l’uomo» e che «questa conoscenza [aiuta] enormemente la Chiesa nella [sua] missione» (7 maggio 1982).