Quanto
dovevamo fare

SERVI INUTILI. Che definizione cruda, impietosa, cinica. Peraltro, se «abbiamo fatto quanto dovevamo fare» non siamo affatto inutili, ma servi ottimali. Perché Gesù è così drastico e tagliente? Non si ha gratitudine per un servo che fa il suo dovere?

Cerca di capire quello che dico, e il Signore ti aiuterà a comprendere

San Paolo rappresenta il vero “servo inutile” come colui che per primo crede e spera in quello che fa. Non esegue gli ordini per comando, ma per fede. Non perché deve, ma perché ci crede. Cambia tutto. Se un servo desiderasse solamente e totalmente di fare quel che deve, allora è servo inutile non perché inutile come servo, ma perché è ridotto a nulla il suo essere servo: non è più servo, è libero, fa quello che sa di dover fare, fa quel che vuole fare, perché ama… e fa ciò che vuole.

Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore

Giobbe mostra un’atarassia che non è ancora la sia santità piena, dovrà passare per il mistero del silenzio di Dio di fronte al male ingiusto e immotivato. Ma resta questo punto fermo. Il Signore è la risposta sempre, in qualsiasi situazione, nel dramma, nella disgrazia, nello sconcerto, mi rivolgerò al Signore.

Se moriamo con lui, con lui anche vivremo

Siamo una comunità in cammino, siamo popolo di Dio in ricerca. Ognuno di noi è una parte del corpo mistico, ha la sua parte e fa la sua parte. Se procediamo in questo modo, saremo tutti servi inutili perché saremo tutti liberi nel servizio, tutti realizzati di sé e contenti del prossimo. Questa è l’unica via di felicità, costruire l’unità nella fede in Colui che è morto e risorto per noi. Allora sarà inutile dare ordini e comandi, perché lo Spirito di libertà è essere a servizio gli uni degli altri.

 

Signore Gesù, servo umile e fedele, che ti sei completamente offerto per noi
e nell’offerta totale ci hai dato la vera gioia, insegnaci la libertà di servire,
rendici uniti e felici di dare amore, infondi in noi la fiducia nella provvidenza
e nel prossimo, perché vediamo il buono in ciascuno, e sappiamo valorizzare
e ammirare la bellezza che tu hai creato in ognuno di noi, affinché insieme
saremo tuo degno corpo, popolo dell’alleanza, civiltà dell’amore. Amen.