Sabato 26 marzo siamo stati chiamati a partecipare all’assemblea sinodale parrocchiale.

I dieci temi suggeriti dal documento preparatorio del sinodo sono stati raggruppati in tre aree tematiche, in base alle quali sono stati formati tre gruppi di lavoro. In fondo all’articolo si possono consultare le schede di lavoro e i risultati prodotti.

L’interrogativo fondamentale che guidava questa consultazione del Popolo di Dio, era il seguente:

Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”: come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella vostra Chiesa particolare? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?

Per rispondere siete invitati a:

a) chiedervi quali esperienze della vostra Chiesa particolare l’interrogativo fondamentale richiama alla vostra mente;

b) rileggere più in profondità queste esperienze: quali gioie hanno provocato? Quali difficoltà e ostacoli hanno incontrato? Quali ferite hanno fatto emergere? Quali intuizioni hanno suscitato?

c) cogliere i frutti da condividere: dove in queste esperienze risuona la voce dello Spirito? Che cosa ci sta chiedendo? Quali sono i punti da confermare, le prospettive di cambiamento, i passi da compiere? Dove registriamo un consenso? Quali cammini si aprono per la nostra Chiesa particolare?”

Per facilitarci nella riflessione ci sono stati sottoposti 10 temi raggruppati in 3 macro aree.

 1. Relazioni e comunicazione nella Chiesa

I   compagni di viaggio – Nella Chiesa e nella società siamo sulla stessa strada fianco a fianco. Nella vostra Chiesa locale, chi sono coloro che “camminano insieme”?

Quando diciamo “la nostra Chiesa”, chi ne fa parte? Chi ci chiede di camminare insieme?

Quali sono i compagni di viaggio, anche al di fuori del perimetro ecclesiale?

Quali persone o gruppi sono lasciati ai margini, espressamente o di fatto?

 

II Ascoltare – L’ascolto è il primo passo, ma richiede di avere mente e cuore aperti, senza pregiudizi. Verso chi la nostra Chiesa particolare è “in debito di ascolto”?

Come vengono ascoltati i Laici, in particolare giovani e donne?

Come integriamo il contributo di Consacrate e Consacrati?

Che spazio ha la voce delle minoranze, degli scartati e degli esclusi?

Riusciamo a identificare pregiudizi e stereotipi che ostacolano il nostro ascolto?

Come ascoltiamo il contesto sociale e culturale in cui viviamo?

 

III Prendere la parola – Tutti sono invitati a parlare con coraggio e parresia, cioè integrando libertà, verità e carità.

Come promuoviamo all’interno della comunità e dei suoi organismi uno stile comunicativo libero e autentico, senza doppiezze e opportunismi?

E nei confronti della società di cui facciamo parte?

Quando e come riusciamo a dire quello che ci sta a cuore?

Come funziona il rapporto con il sistema dei media (non solo quelli cattolici)?

Chi parla a nome della comunità cristiana e come viene scelto?

2. Partecipazione di tutti nell’azione ecclesiale

IV Celebrare “Camminare insieme” è possibile solo se si fonda sull’ascolto comunitario della Parola e sulla celebrazione dell’Eucaristia.

In che modo la preghiera e la celebrazione liturgica ispirano e orientano effettivamente il nostro “camminare insieme”? Come ispirano le decisioni più importanti?

Come promuoviamo la partecipazione attiva di tutti i Fedeli alla liturgia e l’esercizio della funzione di santificare? Quale spazio viene dato all’esercizio dei ministeri del lettorato e dell’accolitato?

V Corresponsabili nella missione – La sinodalità è a servizio della missione della Chiesa, a cui tutti i suoi membri sono chiamati a partecipare.

Poiché siamo tutti discepoli missionari, in che modo ogni Battezzato è convocato per essere protagonista della missione?

Come la comunità sostiene i propri membri impegnati in un servizio nella società (impegno sociale e politico, nella ricerca scientifica e nell’insegnamento, nella promozione della giustizia sociale, nella tutela dei diritti umani e nella cura della Casa comune, ecc.)?

Come li aiuta a vivere questi impegni in una logica di missione?

Come avviene il discernimento sulle scelte relative alla missione e chi vi partecipa?

Come sono state integrate e adattate le diverse tradizioni in materia di stile sinodale che costituiscono il patrimonio di molte Chiese, in particolare quelle orientali, in vista di una efficace testimonianza cristiana? Come funziona la collaborazione nei territori dove sono presenti Chiese sui iuris diverse?

VI Dialogare nella Chiesa e nella societàIl dialogo è un cammino di perseveranza, che comprende anche silenzi e sofferenze, ma capace di raccogliere l’esperienza delle persone e dei popoli.

Quali sono i luoghi e le modalità di dialogo all’interno della nostra Chiesa particolare?

Come vengono affrontate le divergenze di visione, i conflitti, le difficoltà?

Come promuoviamo la collaborazione con le Diocesi vicine, con e tra le comunità religiose presenti sul territorio, con e tra associazioni e movimenti laicali, ecc.?

Quali esperienze di dialogo e di impegno condiviso portiamo avanti con credenti di altre religioni e con chi non crede? Come la Chiesa dialoga e impara da altre istanze della società: il mondo della politica, dell’economia, della cultura, la società civile, i poveri…?

 VII. Con le altre confessioni cristiane – Il dialogo tra cristiani di diversa confessione, uniti da un solo Battesimo, ha un posto particolare nel cammino sinodale.

Quali rapporti intratteniamo con i fratelli e le sorelle delle altre Confessioni cristiane? Quali ambiti riguardano? Quali frutti abbiamo tratto da questo “camminare insieme”? Quali le difficoltà?

3    Formazione alla corresponsabilità nelle decisioni ecclesiali

VIII. Autorità e partecipazione – Una Chiesa sinodale è una Chiesa partecipativa e corresponsabile.

Come si identificano gli obiettivi da perseguire, la strada per raggiungerli e i passi da compiere?

Come viene esercitata l’autorità all’interno della nostra Chiesa particolare?

Quali sono le pratiche di lavoro in équipe e di corresponsabilità?

Come si promuovono i ministeri laicali e l’assunzione di responsabilità da parte dei Fedeli?

Come funzionano gli organismi di sinodalità a livello della Chiesa particolare?

Sono una esperienza feconda?

 IX Discernere e decidere In uno stile sinodale si decide per discernimento, sulla base di un consenso che scaturisce dalla comune obbedienza allo Spirito.

Con quali procedure e con quali metodi discerniamo insieme e prendiamo decisioni?

Come si possono migliorare?

Come promoviamo la partecipazione alle decisioni in seno a comunità gerarchicamente strutturate? Come articoliamo la fase consultiva con quella deliberativa, il processo del decision-making con il momento del decision-taking?

In che modo e con quali strumenti promuoviamo trasparenza e accountability?

 X Formarsi alla sinodalità – La spiritualità del camminare insieme è chiamata a diventare principio educativo per la formazione della persona umana e del cristiano, delle famiglie e delle comunità. Come formiamo le persone, in particolare quelle che rivestono ruoli di responsabilità all’interno della comunità cristiana, per renderle più capaci di “camminare insieme”, ascoltarsi a vicenda e dialogare? Che formazione offriamo al discernimento e all’esercizio dell’autorità?

Quali strumenti ci aiutano a leggere le dinamiche della cultura in cui siamo immersi e il loro impatto sul nostro stile di Chiesa.

 

Documenti di lavoro

Ai tre gruppi di lavoro sono state consegnate le seguenti schede metodologiche.

Assemblea Sinodale Parrocchiale-schede di lavoro

I tre gruppi di lavoro alla fine hanno prodotto i seguenti documenti.

1. Relazioni e comunicazione nella Chiesa

2. Partecipazione di tutti nell’azione ecclesiale

3. Formazione alla corresponsabilità nelle decisioni ecclesiali

Il parroco, ricevuti i tre contributi, ha redatto la seguente sintesi finale inviata ai due responsabili diocesano e agostiniano del sinodo.

 Sintesi finale dell’assemblea sinodale parrocchiale