«Tu, chi sei?»

L’avvento corre verso l’evento: l’attesa rende presente il Mistero, Dio è vicino. Ci aiuta ad entrarvi il Battista, che attrae le folle in ricerca. Tutti cerchiamo, ma cosa? Tu che cerchi? Dove trovi? Le folle percepiscono in Giovanni la possibilità d’una risposta e si chiedono se non sia lui il Salvatore. E oggi, accanto a te, c’è forse un “Giovanni”? Sai riconoscere un dono che sia in grado di guidarti ed aiutarti a percorrere il vero bene?

«Io sono voce che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore»

La grandezza di Giovanni si mostra nella sua ricerca di piccolezza, l’umiltà. Virtù che non mente e non inganna nel rivelare chi è degno della tua attenzione. Cerchi dunque chi accanto a te possa districarti e mostrarti la via? Cerca l’umile. Egli non vorrà mai portarti a se stesso, mentre un superbo è come un buco nero dell’animo. La guida umile è sicura perché ti conduce oltre, verso l’Eterno che non delude.

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete

Ecco il presupposto della fede, ecco il primo passo per una vita riuscita: ciò che non conosci non per questo non esiste, ma anzi, è in mezzo al tuo vissuto. Apriti a considerare oltre il tuo orizzonte, disponiti ad accogliere l’infinito nel tuo piccolo. Prepara le vie, allarga i tuoi spazi, spingiti oltre. Quel che cerchi esiste, anzi da esso stesso tu sei cercato. Perché quel che cerchi è amore, e in verità sei persona amata e desiderata. Forse non lo sapevi, forse non ci crederai, ma l’infinito si fa piccino per lasciarsi incontrare da te che ne hai bisogno, di null’altro hai bisogno.

Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore.

Avvento è preparazione, è essere pronti all’incontro per non lasciar che si sprechi il senso e l’evento risolutore e salvatore della tua esistenza. Credici, pensaci, lavoraci. Perché impegni tanta parte del tuo tempo in ciò che col tempo non esiste più? Perché passi insieme alle cose che passano e non resti in chi fa reale il tutto?

Eccomi, Gesù, sulla soglia delle mie giornate a guardare verso l’orizzonte
che segna il limite dei miei limiti. Non vedo oltre, e rischio di non sperare oltre.

Quanta zavorra mi butta giù, quanti scoraggiamenti mi affaticano. Dov’è?
Da dove mi verrà l’aiuto? In te spero, Verbo incarnato, Dio concreto, vieni. Amen