Voglio vivere

Venerdì 31 gennaio in Duomo, l’arcivescovo ha celebrato la S. Messa per i mille oratori milanesi, nella memoria di S. Giovanni Bosco. Riportiamo qui ampi stralci dell’omelia rivolta ai giovani: «MAESTRO, LA VITA ETERNA, PER FAVORE»

Vivere, voglio vivere, aiutatemi a vivere, voi che mi volete bene.

Vivere, voglio vivere felice, perciò chiedo di essere amato, chiedo di imparare ad amare, C’è qualcuno che può convincermi che io meriti di essere amato? C’è qualcuno che accetti di essere amato da me?

Vivere, voglio vivere nella verità, voglio sapere la verità del mondo e di me stesso. Non sono più un bambino che può credere alle favole a lieto fine. Voglio sapere la verità: non mi basta distrarmi in logoranti banalità, accontentarmi di accontentare le mie voglie e i miei capricci.

Vivere, voglio vivere una vita che sia buona per tutti, voglio vivere una vita che per essere lieta non debba chiudere gli occhi sulla vita degli altri, costruirsi l’isola felice di un mondo fantastico dove tutti siano giovani, belli, ricchi, sani, senza guardare in faccia i poveri, i disperati, i malati, senza domandarsi il perché del male del mondo e dei disastri che minacciano il pianeta. C’è qualcuno che mi può spiegare perché i poveri sono poveri?

Vivere, voglio vivere di una vita bella, buona, libera, lieta. Voglio vivere di una vita che per godere la vita non debba far finta che basti quest’oggi e che è sia proibito pensare al domani, al futuro, a quello che viene dopo. C’è qualcuno che può dirmi che cosa succede domani? C’è qualcuno che può parlarmi del futuro e della morte senza essere sciocco, senza essere evasivo, senza dire: “e chi lo sa?”?

Chi risponde alla domanda?

Chi cerca la risposta al supermercato dove vendono tutto, riceve l’indicazione a visitare due settori.

C’è chi risponde: “ragazzi, non esageriamo! cercate di accontentarvi! Ragazzi non illudetevi, godetevi la vita intanto che siete giovani e state allegri finché potete, tutto finisce in fretta, ma non state a pensarci, altrimenti vi viene la depressione. Chi cerca la vita buona e felice è invitato a frequentare il settore degli ansiolitici e degli antidepressivi”.  C’è chi risponde: “all’attacco! se vuoi vivere, devi conquistarti la vita, lotta, compra, accumula!  Non pensare né al prima né al dopo, né agli altri né a Dio. Non c’è altra via per essere felici che godere, godere il più possibile, mangia, bevi, compra l’eccitazione più forte, spremi il più possibile questo tempo, questo pianeta, queste occasioni per ricavarne il piacere più assoluto!

La risposta di Gesù non si trova al supermercato delle offerte.

L’oratorio è il messaggio per dire ai ragazzi, agli adolescenti, ai giovani: venite! La risposta, o piuttosto la grazia della vita non si può cercare da soli, venite partecipate alla vita della comunità e ascoltiamo insieme la parola di Vangelo che semina speranza nella storia! Venite! Ascoltate!

Il dono della vita felice, eterna, buona non è una formula, ma una storia di conversione e di gratitudine, di docilità e di speranza. L’oratorio è una delle forme geniali che la comunità cristiana ha creato per accompagnare le giovani generazioni perché imparino a percorrere la via della vita. San Giovanni Bosco e la tradizione ambrosiana rendono grazie a Dio per l’intuizione geniale e la realizzazione storica dell’oratorio come strumento educativo della comunità cristiana.

Chi accoglie la proposta e si incammina sulla via proposta in oratorio, quali indicazioni riceve per rispondere alla domanda di vita, al desiderio di vita felice, al bisogno di bontà e di speranza che urge nel cuore?

GesùSeguimi! La risposta è Gesù: Io sono la vita. Cercate Gesù. Seguite Gesù. Diventate amici di Gesù. Parlate con Gesù. Ascoltate Gesù. State con Gesù.