Doveva venire nella carne Cristo, non uno qualsiasi, non un angelo, non un legato; ma egli è che viene a salvarli. Non trattandosi di uno qualsiasi, come sarebbe ugualmente venuto? Sarebbe nato in una carne mortale, sarebbe stato un piccolo bambino, doveva esser posto in una mangiatoia, esser protetto da un giaciglio, bisognoso di nutrirsi di latte, soggetto a crescere secondo l’età; da ultimo, persino tolto di mezzo dalla morte. Tutti questi particolari sono dunque indizi di umiltà e foggiano una figura di straordinaria umiltà. Chi riguarda tale umiltà? L’Eccelso. Quanto eccelso? Non cercare sulla terra, va, al di sopra anche oltre gli astri. Quando avrai raggiunto le schiere celesti degli Angeli, ascolterai da loro: Va’ oltre anche di noi. Quando avrai raggiunto i Troni, le Dominazioni, i Principati, le Potestà, ascolterai: Supera anche noi; anche noi siamo stati creati: Tutte le cose sono state create per mezzo di lui. Trascendi ogni creatura; tutto ciò che ha ricevuto esistenza, tutto ciò che è stato disposto, tutto ciò che è soggetto a mutamento, sia corporeo, sia incorporeo, trascendi ogni cosa. Non sei ancora capace di farlo visibilmente, trascendi per fede: sono arrivato al Creatore, e precedendoti per ora la fede – che è quella che ti conduce – sono arrivato al Creatore. Qui osserva: In principio era il Verbo. Infatti non è che un tempo è stato creato: ma era in principio. Non come creatura di cui si dice: In principio Dio creò il cielo e la terra. Per chi era in principio non esiste un tempo in cui non era. Ecco dunque Chi in principio era, e il Verbo era presso Dio, e proprio il Verbo era Dio: e tutte le cose sono state create per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto; e: nel quale è la vita di ciò che esiste, venne a noi.
A chi venne? a degli essere degni? tutt’altro, ma a degli esseri indegni. In realtà, Cristo morì per gli empi, anzi, per gli indegni, ma egli, degno. Noi infatti non meritiamo che ci sia usata misericordia; ma è degno di avere misericordia Colui al quale si può dire: Per la tua misericordia, salvaci, Signore. Non per i nostri precedenti meriti, ma per la tua misericordia salvaci, Signore, e perdona i nostri peccati per amore del tuo nome, non per nostro merito. Non a causa dei peccati, dunque, ma per amore del tuo nome.
(Disc. 293,5).